E’ finita con la vittoria per 34-31 dei Baltimore Ravens sui San Francisco 49ers il Super Bowl che ha assegnato il titolo di campione Nfl per la stagione 2012/13. Una sfida che vedeva, in sede di pronostico, favoriti, sia pure di poco, i californiani presentatisi all’atto conclusivo dopo un’assenza di ben 18 anni ma sulla scorta dell’invidiabile record di 5 vittorie su 5 finali disputate. Una partita emozionante e dai mille motivi: innanzitutto, era la prima volta che nella storia degli sport professionistici Usa si fronteggiavano due squadre allenate da due coach fratelli, poi perché era l’ultima partita in carriera dell’immenso (e controverso) linebacker Ray Lewis, 17 anni di militanza nei Ravens ed unico superstite del roster campione nel 2001, perché era la prima volta che un Super Bowl si disputava al Super Dome di New Orleans dopo il disastro dell’uragano Katrina abbattutosi nel 2005 sulla città simbolo della Louisiana, infine per l’attesa performance canora di Beyoncè, al centro di roventi polemiche nei giorni scorsi per essersi esibita in playback all’insediamento dell’amministrazione Obama. Il mini concerto della cantante, programmato nell’intervallo, è stato un indubbio successo così come suggestiva è stata l’esecuzione dell’inno nazionale interpretato al pianoforte da Alicia Keys. La città ha retto magnificamente l’impatto delle migliaia di tifosi convenuti per l’evento, dando prova di aver recuperato la piena efficienza. L’unico neo è stato un blackout di 36 minuti che ha causato un imprevisto intervallo supplementare. Tornando alla vicenda agonistica, John Harbaugh (coach di Baltimore) ha battuto il fratello Jim (coach di San Francisco), ma il vero protagonista è stato il QB dei Ravens, Joe Flacco, giustamente scelto come MVP della gara. Da sempre al centro di polemiche perché ritenuto un quarterback non all’altezza dei migliori nel ruolo chiave del football, Flacco si è preso una sonora rivincita su tutti i suoi detrattori fornendo una prestazione impeccabile condita da tre TD pass per i suoi ricevitori, tra cui una menzione d’onore va riservata sicuramente a Boldin, senza tralasciare il fantastico gesto atletico di Jacoby Jones, autore di un kick off return in end zone che rivedremo in tutti i film celebrativi e relative sigle. Una partita dai due volti: inizio perfetto dei Ravens, avanti anche di 22 lunghezze, poi, dopo il blackout, erano i 49ers a ripartire meglio dai blocchi e a portarsi sino ad un clamoroso -2, avendo registrato meglio i movimenti della squadra d’attacco guidata dal quasi esordiente QB Colin Kaepernick ( alla sua seconda stagione in Nfl e solo alla sua decima partita da titolare), completamente fuori partita all’inizio, ma capace di un apprendistato-lampo e finalmente autore di lanci e corse da urlo (una delle quali in end zone) negli ultimi due quarti. Un risveglio che si è rivelato, sia pure di un soffio, tardivo perché il vantaggio accumulato dai Ravens era veramente considerevole. Tuttavia, l’incettezza ha regnato sovrana sino all’ultimo con i 49ers che hanno sprecato il loro ultimo drive d’attacco con quattro tentativi, all’interno della goal line, non coronati da quel touchdown che avrebbe ribaltato il punteggio, eventualità sì clamorosa ma ad un certo punto apparsa ineluttabile data la repentina inversione dell’inerzia della partita. Cala il sipario anche su questa stagione di football che ci regala la commovente istantanea del vecchio Ray Lewis che solleva il Vince Lombardi Trophy così come toccante è stato vedere per tutti i playoffs il distintivo “Art” sulle casacche dei giocatori di Baltimore: un doveroso omaggio allo storico proprietario della franchigia del Maryland, Art Modell, scomparso il 6 settembre 2012.
Daniele Puppo
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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