” I like” l’identikit è nel mi piace. Parola di Cambridge e Microsoft Research

“I like” centomila volte. È l’inconfondibile button script di Fb , come il segno distintivo di questo “capostipite” dei social network a livello mondiale. Oramai impossibile non riconoscerlo. Adesso diventa un validissimo identikit, dal quale sarà possibile individuare razza, sesso e persino  quoziente intellettivo nonché moltissime altre informazioni personali degli utenti-viaggiatori del social più utilizzato da tutte le generazioni; questo intuitivo “i like” che simbolicamente è iconizzato da pollice alto per un gradimento, e dal suo opposto pollice verso, per il più semplice “non mi piace”,  adesso permetterà di fare una sorta di radiografia della persona che incontriamo sulla piazza digitale, oltrepassando quindi la scientificità del nostro “antico” DNA. È il risultato di uno studio condotto dai ricercatori della Cambridge University insieme a Microsoft Research e pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences. Funziona così: sviluppando un algoritmo basato sui “mi piace”, che per i più scafati sono pubblicamente resi disponibili, contrariamente ai più timidi “fb-users”, che proteggono ad oltranza una fantomatica privacy top-secret,  gli studiosi hanno creato dei profili caratterizzati da una specifica personalità. La cosa che più sorprende è l’attendibilità straordinaria dei risultati. Infatti, questi modelli matematici si sono rivelati accurati nell’88% dei casi per differenziare gli uomini dalle donne. Non è finita qui: la precisione sale al 95% quando si distingue tra persone di razza bianca e afro-americani. Neanche la religione può sfuggire a tale meccanismo investigativo, e dunque Cristiani e musulmani sono correttamente classificati come tali nell’82% dei casi.

L’attendibilità e la sicurezza delle analisi in futuro aiuterà molto le società di marketing e pubblicità più aperte al mercato e alle novità , le quali non si lasceranno certo sfuggire un’occasione ghiotta come quella offerta dal nostro irresistibile “I like”. Chissà che tra un po’, continuando di questo passo, non verremo “schedati” solo con un semplice click sulla tastiera! Do you like it?

F.C.