La crisi non colpisce il cibo per animali: gli italiani non badano a spese

Gli italiani sono capaci di risparmiare su tutto, ma non rinunciano a spendere per i loro compagni di vita a quattro zampe: il mercato dei prodotti per l'alimentazione e la cura di cani e gatti tiene nonostante la crisi.

Il mondo rischia una grave crisi economica, il cuore di questa crisi è l’Europa e l’Italia è l’anello debole. In nostro Paese è al centro di questa crisi per più di un problema: il debito dello Stato, il rallentamento della crescita economica e, ultima ma non meno importante, la credibilità del governo. Su quest’ultima dovremmo avere recuperato qualche punto con il nuovo esecutivo guidato da Enrico Letta.
La crisi economica è ormai ospite fissa nelle case degli italiani, in particolare in quelle dei 16 milioni di famiglie costretti a ‘tagliare’ su sanità e cibo, riducendo i volumi della spesa alimentare e dando la ‘caccia’ nel discount al prezzo più basso all’insegna della parola d’ordine: risparmio. Perfino i pasti non casa di chi è costretto a trattenersi molte ore fuori per motivi di lavoro o di studio, sono diminuiti nei primi tre mesi di quest’anno di un ulteriore 2,8%. Insomma sono cambiate le abitudini dentro e fuori casa.
Ma l’Italia è un Paese di santi, navigatori e animali domestici – 45 milioni tra cani, gatti, conigli, tartarughe, criceti, pappagallini e altro – e gli italiani sono così affezionati a cani e gatti (praticamente un abitante su due ne possiede un esemplare) che sono capaci di risparmiare su tutto, ma non rinunciano a spendere per i loro compagni di vita a quattro zampe: il mercato dei prodotti per l’alimentazione e la cura di cani e gatti tiene infatti nonostante la crisi.

La categoria degli alimenti è cresciuta nel 2012 del +2,1%, per un totale di 1.735,5 milioni di cane-gatto11fatturato. Secondo i dati diffusi nella VI edizione del Rapporto Assalco – Zoomark, a salire sono in particolare gli snack e i fuoripasto (principalmente per cani) che registrano una crescita del 12,1% (99,9 milioni). Una ricerca di Gfk -Eurisko rivela che il 59% dei proprietari afferma di non badare a spese per i propri animali da compagnia e il 55% non è disposto a rinunciare agli alimenti migliori per il proprio animale. I dati dimostrano che i proprietari sono sempre più attenti alla salute e al benessere degli animali: acquistano alimenti di alta qualità e gli spuntini che favoriscono l’igiene orale o che sono somministrati come ricompensa (mentre diminuiscono le vendite di prodotti umidi).

Secondo la ricerca, gli italiani (più del 90% dei proprietari e oltre l’80% dell’opinione pubblica) attribuiscono benefici reali alla presenza degli animali da compagnia.
“Cani e gatti – spiega il presidente di Gfk – Eurisko Giuseppe Minoia – sono ritenuti presenze importanti, una fonte di benessere che influisce positivamente sulla qualità della vita dei proprietari e delle loro famiglie. In questo senso i pet e le spese a loro collegate vengono vissute come un’area di ‘ spesa-investimento’, verso la quale si è poco disposti a rinunce, nonostante i climi freddi di consumo”.

A.B.

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