Magellano: il navigatore per non vedenti

Un attrezzo intelligente che darà la possibilità a non vedenti e disabili di vivere con sicurezza la città. Come se fosse un navigatore portatile, Magellano, così si chiama il bastone ideato dal milanese Simone Miraldi, diventa la guida futura delle persone che hanno  deficit visivo per superare in piena tranquillità le barriere architettoniche. Basta pronunciare la destinazione per ricevere «indicazioni tattili» sul percorso da seguire: una vibrazione avverte se fermarsi al semaforo, una rotazione del manico segnala la direzione. Ventitré anni, una laurea in Design di prodotto al Politecnico, con questo progetto Simone Miraldi si è guadagnato una menzione speciale alla sesta edizione del Samsung Young Design Award, il concorso che dal 2007 premia i giovani designer italiani.

Per realizzare questo strumento Simone ha parlato a lungo con persone ipovedenti e cieche, ascoltandone esigenze e suggerimenti. Il risultato è un mix dei più recenti dispositivi tecnologici: una telecamera associata a un software di riconoscimento oggetti sa capire quando la persona si trova di fronte a un ostacolo o a un semaforo rosso e lo segnala vibrando. È proprio questa sensibilità che i giurati del concorso – professori e rappresentanti dell’Associazione design industriale – hanno apprezzato: la menzione è stata assegnata perché Simone ha saputo rivisitare in modo innovativo e discreto un simbolo della diversità come il bastone per ciechi.

Al momento Magellano esiste solo sulla carta: un prototipo non funzionante è stato esposto lo scorso novembre al Museo della Scienza e della Tecnologia insieme alle altre idee premiate. Ma c’è un’azienda nel campo degli ausili per disabili che ha già manifestato il suo interesse a produrlo.

La speranza del suo giovane creatore è che Magellano arrivi a interagire con il sistema urbano dei trasporti: nel progetto è già previsto che il bastone indichi all’utente se il tram in arrivo è quello giusto per lui. Come? «Se le città arriveranno ad essere smart, intelligenti, e ogni pensilina sarà collegata a un dispositivo bluetooth, l’ipovedente potrà sapere se il mezzo in arrivo è quello che deve prendere».

Ma questo fa parte del futuro, anche se oggi è già il futuro.

A.B.