“Grillo alle prossime elezioni? Praticamente scomparirà”. Questo il pronostico rilasciato oggi sul Foglio da Matteo Renzi sul futuro del Movimento 5 Stelle.
Questa ipotesi sembra alquanto probabile viste anche le faide interne che serpeggiano, ormai non più’ tanto velatamente, nel Movimento.
Le correnti principali sono fondamentalmente due: fedeli e ribelli al leader Beppe Grillo.
Stando ai rumors più accreditati, tra i dissidenti si è ormai formata una corrente scissionista all’interno della camera già pronta a creare un nuovo gruppo autonomo.
Sicuramente la crisi si è acuita con la cacciata della senatrice Adele Gambaro, giustiziata a seguito di un insulto rivolto a Grillo. L’ultima parola è spettata al popolo del web che, con poca clemenza, ha avvallato la decisione, voluta in prima battuta dai piani alti, di mandare via la dissidente.
E’ di oggi la notizia che anche la senatrice Paola De Pin ha deciso di lasciare il gruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, dopo essersi detta molto amareggiata per la recente espulsione della collega.
L’involuzione del grillismo, dopo meno di quattro mesi dalle elezioni che ne hanno sancito il successo, sarà inarrestabile e, secondo il Sindaco di Firenze, favorirà il PD: “I Cinque stelle si riassorbiranno, il Pd alle elezioni tornerà a conquistare gli elettori che ha dato in prestito a Grillo, e se il centrosinistra che ho in mente riuscirà ad affermarsi sono convinto che daremo vita a una potenza con il 4 davanti: ovvero un Pd che valga più’ del 40 per cento”.
“Oggi dovrebbe essere chiaro – continua Renzi – che e’ stato il Pd, con le sue carenze e con i suoi balbettii, a far andare così forte i Cinque stelle, e che quello delle ultime elezioni e’ stato un nostro infortunio, non altro- aggiunge- per questo mi piacerebbe che il mio partito si concentrasse sulla conquista degli elettori di Grillo e la smettesse di pensare a certi giochini con loro in Parlamento”.
Alessandra Angeletti