La Guardia di Finanza ha smascherato 8.600 evasori, completamente sconosciuti al fisco, che nel corso del 2012 hanno occultato all’erario 22,7 miliardi di euro.
Nonostante l’ultimo anno “tecnico” all’insegna della lotta all’evasione, l’Italia si conferma essere il paese dei furbetti. Le ultime stime fornite dalle Fiamme Gialle parlano chiaro: nel 2012 gli italiani non hanno dichiarato ricavi e costi non deducibili per 56,1 miliardi di euro. Addirittura 6miliardi in più del 2011.
I numeri, considerando le 12 mila persone denunciate dai finanzieri per reati tributari con oltre 5 miliardi di Iva evasa, risultano essere davvero importanti.
Le indagini in corso non riguardano solo i privati o le aziende, già in difficoltà senza precedenti, ma anche di enti pubblici, amministrazioni locali e società partecipate accusate di distrazione di fondi pubblici.
Sono circa 15 mila le persone denunciate per aver percepito indebitamente indennità o agevolazioni causando oltre 5 miliardi di danni alle casse dello Stato.
L’obiettivo delle indagini è perseguire gli evasori, continuare con decisione l’azione di recupero le risorse sottratte al bilancio dello Stato, sia sul versante delle entrate che su quello delle uscite.
Il comandante generale della GF Capolupo durante la rassegna stampa afferma: ” E’ necessario tutelare i cittadini onesti, i mercati finanziari e l’economia legale, facendo comprendere ai cittadini che la legalità conviene al singolo ed è patrimonio indispensabile per l’esistenza stessa e la crescita della collettività”.
E.S.