Essere ‘green’ per una scelta ben determinata e sentita, si può. Anche in una città come Torino che, pur senza il riconoscimento di metropoli, il suo quasi milione di abitanti lo conta. A tutti i costi, e contro tutti, a maggior ragione se si è i soli ad avere un pannello fotovoltaico sopra la propria testa. Questi “rivoluzionari”, che con la loro scelta vorrebbero anche fare scuola a chi ad esempio confonde la luce accecante e finta della lampadina con la luce naturale del sole, si chiamano Famiglia Grisorio. Papà Carlo (idraulico) e mamma Monica (dietista) ci danno una bella lezione di educazione civica, cercando di insegnare a Mattia e Elisa, rispettivamente otto e cinque anni, come vivere in eco-green. I Grisorio, una giovane coppia che ha acquistato e rimesso a nuovo 130 metri di casa in una delle vie centrali di Torino, ha costruito mattone dopo mattone una eco-house dove tutto è stato argutamente pensato per ridurre o eliminare, quando si può, lo spreco di energia: “I pannelli sul tetto accumulano calore, l’acqua del serbatoio riscalda le stanze attraverso i pavimenti e entra nella lavastoviglie alla giusta temperatura (in questo modo non si utilizza la resistenza interna), mentre pranzo e cena si preparano su una piastra a induzione, che non brucia le pentole, ma scalda direttamente i cibi. Perfino gli intonaci sono traspiranti e, per quanto possibile, naturali”, racconta lo stesso capo famiglia. Inoltre, Grisorio ha fatto costruire e interrato in cortile un secondo serbatoio da 5.000 litri, dove finisce l’acqua piovana che poi una pompa fa risalire nei bagni e nella lavatrice. Pensate che perfino il ghiaccio che si forma all’esterno dell’impianto di riscaldamento va a finire nella vasca sotterranea. Ma non è finita qui: la casa si deve perfettamente sposare ad una sana e adeguata filosofia di vita anti-spreco, che si basa anche sul predicare continuamente ai propri bimbi loro bimbi che “l’acqua del rubinetto è migliore di quella in bottiglia” e che bevendola “il pianeta non si sporca né con la plastica da smaltire né con i camion che devono trasportarla”. I due piccoletti vivono questa vera e propria cultura di vita come fosse una favola, quasi un’avventura, una sorta di gioco a punti. In effetti il risparmio sulle spese domestiche è reale: a fine anno la bolletta della luce costerà loro meno della metà di quella di una casa normale, grazie ai kilowatt prodotti in proprio e agli sconti statali.
L’unico “senso di colpa” che dicono ancora di avere i Grisorio è quello di dover prendere la macchina ogni mattina (tutti e quattro insieme) per raggiungere le destinazioni obbligatorie: scuola e lavoro.
Rimane comunque il fatto che quella della famigliola di Torino è un’ottima scuola di vita: basterebbe che ognuno di noi facesse un piccolo gesto “ecogreen” e invece che una piccola goccia nell’oceano, come quella loro, potremmo avere almeno un corso d’acqua. Adesso scusate, è tornato il sole: vado a spegnere la luce.
F.C.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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