Caronte non molla. I più fortunati sono in spiaggia a cercare refrigerio mentre in città si boccheggia. Il suolo di questa terra che continuiamo a distruggere non volendo fare a meno delle nostre comodità emana tanto di quel valore acqueo che aumenta ancora la percezione di caldo.
Torniamo in spiaggia: i bimbi si tuffano, urlano di gioia, schizzano. I vicini, inesorabilmente chiacchierano, ma a volte quel cicaleccio ci culla fino ad abbandonarci nelle braccia di Morfeo. Ma ci sono loro, gli imperterriti venditori ambulanti di ogni genere di mercanzia: dal fermaglio per capelli alla borsa pseudo Gucci. Quelli da sempre conosciuti come ‘vu cumprà’ (i primi sono stati i nord africani che per farsi capire e appiopparci qualcosa hanno cominciato a chiederci in italiano stentato: “vu cumprà?”). Sono sempre stati numerosi, soprattutto sulle lunghe distese sabbiose, passando accanto agli stessi corpi stesi al sole con un intervallo di tempo ridottissimo. Fino agli ultimi anni, quando con l’avanzare della crisi in molti hanno capito che non c’era più ‘trippa per gatti’, ovvero per loro l’equivalente alla sopravvivenza giornaliera più qualche spicciolo da mandare alla famiglia.
Oggi c’è invece un altro promotore di tutt’altra mercanzia: il ‘vu pregà’. In bermuda infradito e maglietta, Bibbia in mano e crocifisso al collo, cammina tra gli ombrelloni in cerca di pecorelle smarrite che abbiano desiderio di ricongiungersi al gregge. Il primo a praticare questa ‘promozione’ fu, nel 2001, padre Baldo Alagna, sacerdote della fraternità missionaria “Giovanni Paolo II”: ripropose un progetto che già negli anni Ottanta il fondatore della Fraternità, padre Pierre Aguila, aveva testato in Costa Azzurra: nuove forme di comunicazione per diffondere il Verbo. “Fastmission” fu il nome della prima missione in spiaggia italiana: toccò a Torre del Lago, che notoriamente d’estate si riempie all’inverosimile di giovani; poi, l’anno dopo ci fu la riviera romagnola e così via via.
Il fenomeno ha preso piede. Inarrestabile. Oggi cammina sulle gambe di un esercito sempre più folto (migliaia) di giovani e di sacerdoti. Realtà ecclesiali come le «Sentinelle del Mattino di Pasqua», «Nuovi Orizzonti», gruppi di Rinnovamento, Gioventù Francescana, Neocatecumenali e tanti altri hanno sposato l’iniziativa, fatta ufficialmente propria (secondo le stime più aggiornate) anche da 35 diocesi. Megafoni a Chieti e Vasto, cappelle itineranti a Termoli e Cagliari, momenti di preghiera in Liguria e sulla costiera amalfitana. A Ladispoli come a Trapani a piedi sotto il sole per parlare di nuova evangelizzazione e Concilio. A Pescara, addirittura, sono stati avvistati ‘i gommoni di Dio’. Poi c’è la chiesa gonfiabile di 32 metri per 22, allestita per l’occasione e più grande di quella in servizio permanente estivo ed itinerante tra Bibione, Riccione, Ravenna, Campomarino Lido, Marina di Ragusa, Palermo. Capace di ospitare fino a 600 fedeli, il tempio di gomma è il frutto dell’ingegno di un’azienda torinese che produce mongolfiere. I motori immettono aria compressa: tempo un minuto, e la messa è pronta per essere servita.
Quel “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura”, le parole di Gesù riportare dall’evangelista Marco (16, 15-18), ha ispirato una trentina di giovani anche a Monopoli e a San Foca, nel leccese: tutta gioventù ‘ardente’ (mariana) che accompagna tre sacerdoti pronti anche ad accogliere sotto l’ombrellone la confessione dei peccati più immondi.
C’è da stupirsi? beh, dopo le parole di papa Francesco ai tre milioni di giovani radunati in Brasile per la Gmg- “qual è lo strumento migliore per evangelizzare i giovani? un altro giovane…” – si può tranquillamente dire che tutto questo si inquadra come il felice prosieguo di un’opera di predicazione della parola di Dio che la Chiesa porta avanti da duemila anni.
Stravagante? ma se Maometto non va alla montagna, deve essere allora la montagna a muoversi.
Dunque, niente vacanza per la fede. A voi tutti la auguriamo felice, rilassante, proficua. Anche da questo punto di vista.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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